Crampi muscolari, le cause

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Crampi muscolari, le cause

Condizione dolorosa comune degli spasmi muscolari sono i crampi muscolari associati all’esercizio fisico.
Le cause non sono ancora chiare, nonostante la ricerca scientifica abbia cercato di indagarne il meccanismo fisiologico.
Dopo aver ritrattato più volte l’ipotesi dei crampi da calore il mondo scientifico si concentra su due meccanismi in particolare:
* il meccanismo di disidratazione o deplezione degli elettroliti
* il meccanismo neuromuscolare
Quest’ultima ipotesi sembra prevalere e non è da escludere un coinvolgimento spinale oltre ad un’eccitazione periferica dei motoneuroni.

Quali possono essere le possibili cause dei crampi?

ATTENZIONE AI FATTORI AMBIENTALI
Parlare di “crampi di calore” è improprio, ma l’aumento della temperatura può essere un fattore estrinseco capace di favorire un affaticamento dei muscoli più velocemente del normale.
Un atleta rischia di avere crampi all’inizio di stagione e quelli più soggetti aumentano le possibilità di avere lesioni o degli infortuni a legamenti e tendini.
* L’AFFATICAMENTO MUSCOLARE
Sovraccaricare e affaticare i muscoli genera un disequilibrio della pulsione eccitatoria da parte dei fusi neuromuscolari e della pulsione inibitoria al motoneurone alfa.
Lo sforzo fisico fa aumentare la produzione di energia da parte delle cellule muscolari con il conseguente aumento della temperatura corporea.
Il corpo attua così dei meccanismi per ripristinare l’equilibrio elettrolitico.
* L’ACIDOSI METABOLICA
Un accumulo di acidi nell’organismo che non viene compensato in maniera corretta dalle sostanze basiche porta a un disequilibrio che riduce il valore del pH: oltre a creare col tempo gravi problemi di salute, porta facilmente crampi muscolari.
Tipica nei soggetti rimasti a digiuno prolungato o che seguono una dieta povera di carboidrati.
* TEORIA DELL’ALTERATO CONTROLLO NEUROMUSCOLARE
Uno stimolo troppo intenso o prolungato, più elevato rispetto al proprio grado di allenamento, determina un’alterazione nel controllo neuromuscolare. Venendo meno il corretto funzionamento del meccanismo di eccitazione/rilassamento del muscolo si facilita l’insorgenza di una contrazione involontaria.
* TEORIA DELLA DISIDRATAZIONE
Nonostante la mancanza di prove in supporto di questa teoria è bene per gli atleti mantenere adeguati livelli di idratazione bevendo 1 litro di acqua o bevande sportive, almeno un’ora prima della competizione.

Per affrontare questa condizione dolorosa, possiamo considerare come trattamenti e prevenzione:
* Esercizi correttivi
* Stretching
* Integratori alimentari e massoterapia
* Induzione di crampi elettrici
* Kinesio taping e indumenti compressivi
* Idratazione elettrolitica
* Succo di sottaceto
* Strategie di iperventilazione

FONTE IKOS

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